lunedì 12 luglio 2010

LA FARANDOLA

L'Associazione Romana “La Farandola”,

prende il proprio nome da una tradizionale danza a catena della Provenza, e come simbolo presenta un fiore rosso ballante di libera invenzione dell'artista Romina de Cesaris compare su tutti i manifesti e le pubblicazioni di questo movimento di arte e cultura, esistente dal 2006.
Il particolare taglio di questa Associazione culturale, all'interno del variegato e spesso contraddittorio panorama dell'arte contemporanea, è dato dalle sue aspirazioni filantrope, tese a concepire l'arte come una componente fondamentale della convivenza e della comunicazione sociale, intenzione che si condensa nel motto “Avvicinare l'arte alla gente comune”.
Questo intento è sempre stato il filo conduttore di tutte le attività associative, e viene reso esplicito già con la stessa sede del movimento, nato all'interno di un edificio moderno, nella periferia est di Roma: un complesso architettonico ideato verso la fine degli Anni 50 dallo scultore Enrico Castelli per dare spazio agli artisti ed alla loro attività. La struttura, conobbe un periodo di fioritura soprattutto grazie alla sua stamperia artistica alla quale si sono rivolti, tra l'altro, artisti del calibro di Afro, Vespignani, Maccari e Moranti e dove lo stesso Alberto Burri creò la sua prima “bruciatura”.
"La Farandola” ha fin dall'inizio imboccato la strada della collaborazione interdisciplinare, aprendosi al dialogo non solo con gli addetti al settore quali galleristi, collezionisti, critici d'arte, ma anche a medici, giornalisti, intellettuali e studiosi in genere, nonché anche mediante attività di corsi d'arte - alla stessa popolazione che risiede sul territorio, in ciò spinta dalla convinzione che, se si vuole “avvicinare l'arte alla gente comune”, allora bisogna “vivere in mezzo alla gente comune”, e dalla loro vita, con le sue gioie e problematiche, trarre insegnamento e ispirazione all'insegna di una ritrovata autenticità e partecipazione dell'arte e degli artisti.
Con questo spirito, "La Farandola” ha iniziato e continua ad organizzare numerosi eventi culturali ad ampio raggio tra mostre, concerti, letture, conferenze su tematiche socio-culturali, interventi artistico-pedagogici nelle zone difficili delle periferie cittadine, iniziative che, tanto tra i partecipanti e i sostenitori pubblici e privati che hanno voluto aderire, quanto tra il pubblico, hanno riscosso un interesse tale da aver sorpreso inizialmente gli stessi organizzatori, spronandoli ad ampliare ancora di più il proprio campo di attività senza perdere comunque mai di vista ideale di partenza dell'arte come comunicazione sociale.
Sempre di più, allora, l'Associazione ha visto confermata la convinzione che fosse giunta l'ora di superare ogni chiusura dell'arte e degli artisti in se stessi e di adoperarsi per la creazione di piattaforme nuove, diverse, più accessibili e più comunicative.
Dal mese di aprile 2010, la sede dell'Associazione si è trasferita nel plesso Scolastico dell'Istituto Statale Succursale Giovanni Verga in via P. R. Pirotta 95 a Roma, una struttura di circa 300 mq interni e 300 esterni, idonea per dare più spazio ai propri Laboratori d'arte di pittura, scultura, incisione e teatro, operativi dal 1990.
"La Farandola", nella nuova sede, oltre ad organizzare le proprie edizioni di alcune manifestazioni importanti, ospiterà mostre, convegni, seminari, ecc.

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